LIGURIA

Man Ray Genova foto in bianco e nero di donna nuda di spalle con turbante e chiavi di violino disegnate sulla schiena
©Man Ray

MAN RAY – GENOVA

OPERE 1912-1975

11 marzo-9 luglio 2023

Palazzo Ducale – Appartamento del Doge
Piazza Matteotti, 9 – Genova

Da Ma. a Do.  10-19

Biglietto Intero 13€
Info e riduzioni

tel. 010 8171600
email: palazzoducale@palazzoducale.genova.it


Fotografie, disegni, dipinti, sculture e film: oltre trecento opere esposte a Palazzo Ducale raccontano il lavoro e la vita di un genio del Novecento, Emmanuel Radnitzky, in arte Man Ray. Passato alla storia come uno dei più grandi fotografi del secolo scorso, Man Ray è stato anche uno straordinario pittore, scultore e regista d’avanguardia, la cui poetica è stata caratterizzata fin dagli esordi dall’ironia, dalla sensualità e dalla volontà di sperimentare, di rompere gli schemi e creare nuove estetiche. La mostra monografica, articolata in sette sezioni, ripercorre cronologicamente la biografia dell’artista evidenziano gli aspetti innovativi e originali della sua opera all’interno dei contesti culturali in cui ha operato. A cura di Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola.

https://palazzoducale.genova.it/mostra/man-ray/

Sabine Weiss Genova foto in bianco e nero di cavallo che salta in mezzo alla neve
©Sabine Weiss

SABINE WEISS – GENOVA

18 novembre 2022-12 marzo 2023

Palazzo Ducale – Loggia degli Abbati
Piazza Matteotti, 9 – Genova

Da Ma. a Ve.  14-19
Sa. Do. e Festivi 10-19

Biglietto Intero 11€
Info e riduzioni:
https://palazzoducale.genova.it/mostra/sabine-weiss/

tel. 010 8171600
email: palazzoducale@palazzoducale.genova.it


Sabine Weiss è tra le più importanti voci della fotografia umanista francese. Scomparsa nel 2021 all’età di 97 anni, Weiss è stata l’unica fotografa donna del dopoguerra ad aver esercitato questa professione così a lungo e in tutti i campi della fotografia, dai reportage ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondo. Weiss ha partecipato attivamente alla costruzione di questo progetto espositivo, aprendo i suoi archivi personali conservati a Parigi, per raccontare, per la prima volta in maniera ampia e strutturata, la sua straordinaria storia e il suo lavoro. Attraverso oltre 120 stampe e numerosi documenti e riviste dell’epoca la mostra ripercorre l’intera carriera di Weiss, dagli esordi nel 1935 agli anni ’80. Fin dall’inizio, Sabine Weiss, come testimoniano in mostra le foto dei bambini e dei passanti, dirige il suo obiettivo sui corpi e sui gesti, immortalando emozioni e sentimenti, in linea con la fotografia umanista francese. È un approccio dal quale non si discosterà mai, come si evince dalle sue parole: «Per essere potente, una fotografia deve parlarci di un aspetto della condizione umana, farci sentire l’emozione che il fotografo ha provato di fronte al suo soggetto».