Gianfranco Ferraro Bergamo foto a colori di bambina in un campo accovacciata che zappa la terra

GIANFRANCO FERRARO – BERGAMO

“SEMI DI SPERANZA”

1 aprile-1 maggio 2023

Ex Ateneo
Piazza Padre Reginaldo Giuliani – Bergamo Alta

Ma.-Ve. 14-18
Sa. Do. e festivi 10-18


Ci sono fenomeni che per la loro natura non possono essere svelati dalla fotografia in quanto non offrono una corrispondenza fisica tra il termine che li definisce e la loro manifestazione empirica. Ça-a-eté, il noto norma barthesiano non può quindi essere soddisfatto in questi casi. Ovvero non è possibile fotografare qualcosa che non si trovi davanti all’obiettivo della fotocamera. Questo limite viene superato ricorrendo a un linguaggio simbolico cosa che, in ambito documentario, si traduce nel registrare le conseguenze prodotte dall’oggetto della narrazione. È il caso di fenomeni come i cambiamenti climatici. Quello che l’obiettivo può fissare sono gli effetti che derivano da questi fenomeni a lungo termine di rivoluzione delle temperature e dei modelli meteorologici. Il giornalista di penna, il narratore più in generale, se mette da parte la deontologia professionale, può anche rifarsi a testimonianze raccolte a distanza dai luoghi in cui si svolgono gli eventi. Al fotografo invece non è dato questo privilegio. Il fotografo è costretto dalla natura stessa del suo lavoro ad andare sul posto e, forse, anche da questo deriva il coinvolgimento dello spettatore al momento di confrontarsi con le immagini.

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